Passa ai contenuti principali

Nemici da temere: i pattaci o flebotomi

Con l'avvicinarsi del periodo estivo è importante preoccuparsi della prevenzione nei confronti di esserini tanto piccoli quanto nocivi: i pappataci o flebotomi.

Cosa sono?
Sono insetti molto simili alle zanzare, leggermente più piccoli, con lunghe ali e zampe sottilissime. Non emettono ronzio e questa è una loro caratteristica dovuta proprio alla peluria presente sulle ali.
Sono insetti ematofaghi (cioè si nutrono di sangue) e sono attivi dalla tarda primavera all'autunno. Purtroppo con il clima variabile degli ultimi anni non è così facile determinare un periodo esatto, quindi l'ideale è proteggere il proprio cane con particolare attenzione da marzo/aprile ad ottobre/novembre.
Allo stesso modo, a differenza di anni fa quando erano localizzati solo in alcune zone dell'Italia, oggi li troviamo presenti più o meno su tutto il territorio, sempre però con particolare riguardo alle zone costiere e al centro-sud.
Generalmente, come le zanzare, svolgono preferibilmente  la loro attività tra il tramonto e l'alba, ma non è da escludere la loro presenza di giorno, quindi è importante che il cane sia protetto H24.

Malattia trasmessa
Perchè la loro puntura non deve essere sottovalutata? Perchè possono trasmettere al cane una malattia molto seria: la leishmaniosi. In realtà solo le femmine trasmettono la malattia: queste pungono un cane infetto e acquisiscono il parassita; quest'ultimo si replica al loro interno e si deposita poi nell’apparato buccale pronto per essere reiniettato in altri animali, quando il pappatacio punge nuovamente.
Attenzione: è importante sapere che la leishmaniosi si trasmette dal cane all'uomo ma solo "indirettamente"; il contagio non avviene infatti direttamente dal cane all'uomo, ma è comunque necessario l'intervento dell'insetto che punga il cane infetto e solo successivamente contagi l'uomo. Rientra quindi nelle zoonosi, ma appunto nelle zoonosi di tipo indiretto.

Cos'è la leishmaniosi?
E' una malattia infettiva e contagiosa veicolata proprio da questo piccolo insetto. E' una malattia parassitaria cronica non completamente curabile, ma se diagnosticata in tempo può essere tenuta sotto controllo. Possiamo dire che non guarisce ma con la cura si punta ad eliminare i segni clinici. Si manifesta in varie forme, potendo colpire la cute così come gli organi interni con conseguenze anche molto gravi.
E' facilmente diagnosticabile in quanto basta un semplice test sul sangue quindi è consigliabile farlo verso fine ottobre, una volta usciti dal periodo critico e farlo tutti gli anni, per tenere sotto controllo lo stato di salute del nostro amico. Proprio perchè se diagnosticata in tempo può essere tenuta sotto controllo, la prevenzione e le analisi periodiche giocano un ruolo fondamentale nel salvare la vita del cane.


Quali accorgimenti adottare per la prevenzione?
Innanzitutto è obbligatorio utilizzare un antiparassitario specifico. In commercio ce ne sono di vari tipi, sotto forma di collare o di pipette o di spray. L'importante è iniziare l'applicazione con un pochino di anticipo rispetto al periodo incriminato e proseguire anche un pò oltre.
Ci sono poi delle regole (o meglio degli accorgimenti) che possono aiutare molto:
- limitare la permanenza del cane all'esterno durante la sera e la notte;
- proprio per questo sarebbe meglio che il cane dormisse in casa;
- applicare alle finestre e porte finestre delle zanzariere aiuta molto (tra l'altro è utile anche per noi);
- potete aiutarvi anche con degli insetticidi e prodotti specifici ambientali: ricordatevi però che alcuni sono tossici per i nstri amici quindi leggete bene le etichette.

E ora una super domandona: un cane infetto deve essere protetto?
Assolutamente si! Sia per lui, che per gli altri cani. Come abbiamo detto la malattia si trasmette quando un insetto, dopo aver punto un cane infetto, contrae il protozoo e ripunge un altro cane (infettandolo). Evitare quindi che un cane infetto venga punto evita  le possibilità di contagio. Non solo, ma nel caso di un cane infetto ma con malattia tenuta sotto controllo, una nuova puntura infettante potrebbe aggravare il suo, già compromesso, quadro clinico.

Vaccino: si o no?
E' una domanda da fare al proprio veterinario, che vi consiglierà anche in  base allo stato di salute del vostro cane. Sicuramente, rispetto al passato, lo spettro di copertura del vaccino è molto aumentato e se uniamo questo strumento, ad un corretto uso degli antiparassitari e agli altri accorgimenti di cui abbiamo parlato sopra, possiamo ottenere un'ottima percentuale di copertura.



Commenti