Passa ai contenuti principali

I Forasacchi


Con l'arrivo della bella stagione, il clima più mite e le giornate più lunghe, diventa ancora più piacevole trascorrere del tempo all'aria aperta insieme ai nostri amici. In queste ultime settimane abbiamo trattato tutti i pericoli che la bella stagione porta con sè e che è importante conoscere e saper affrontare.

Questa settimana parliamo dei forasacchi.

Le ariste di graminacee selvatiche, tra cui le più comuni sono l'avena e l'orzo selvatici, comunemente conosciute come “forasacchi”, si presentano come spighe a forma di lancia, rivestite da una fitta ed ispida zigrinatura; finchè sono verdi sono innocue ma  quando seccano diventano pericolose per i cani perchè penetrano nella pelle creando delle infezioni e sono difficili da estrarre. Si trasformano infatti in aghi appuntiti di lunghezza variabile da 1 a 3 cm: non solo, ma con il movimento tendono a penetrare sempre più a fondo nel corpo dell'animale.

Dove possiamo trovarli?
Sono ovviamente molto diffusi nei prati in campagna e nei parchi, ma purtroppo non è raro trovarli anche nelle aiuole non soggette ad una corretta manutenzione. La cosa positiva è che si riconoscono facilmente quindi non sono così indisiosi.

Come accorgersi se il nostro amico ne è entrato in contatto?
I sintomi esterni possono essere arrossamento, pus, edema e gonfiore accompagnato da dolore. Oltre che attraverso la pelle possono penetrare anche attraverso "orifizi aperti" quali orecchie, naso e bocca. E' importante quindi controllare il comportamento dell'animale e notare immediatamente sintomi strani o comportamenti sospetti, come leccarsi o grattarsi con grande assiduità.
Le parti del corpo del cane più a rischio, e quindi da monitorare con maggiore accuratezza, sono:

NASO: una delle zone più colpite visto che normalmente i nostri amici sono sempre con il naso a terra a fiutare qualsiasi cosa; in questo caso il sintomo più evidente è dato dal fatto che l'animale inizierà a starnutire con possibili perdite di sangue. Bisogna prestare attenzione perchè, se non espulso, il forasacco potrebbe essere ingoiato.

OCCHI: si nota subito se il cane è stato colpito nell'occhio perchè lacrimerà e tenderà a tenere l'occhio chiuso; in questo caso oltre al pericolo di infezione c'è il pericolo di perforazione della cornea.

ORECCHIE: il cane tenderà a camminare con la testa abbassata, leggermente girata dalla parte dell'orecchio interessato. Per tentare di eliminare il fastidio proverà a scuotere la testa o a grattarsi;

BOCCA: in questo caso il cane tenderà a tossire ripetutamente, portatelo dal veterinario perchè potreste rischiare di spingere il forasacco ancora più a fondo nel tentativo di estrarlo; 

ZAMPE: (in particolare gli spazi tra le dita): in questo caso in genere l'animale inizia a zoppicare più o meno vistosamente.

Ci sono poi zone che, pur presentando un rischio minore, devono comunque essere tenute sotto controllo, come ascelle, cute, zona perianale e genitali.

Voglio sottolineare in conclusione che le foto ritraggono forasacchi verdi, quindi non ancora pericolosi, ma visto che sono andata con Ellie a scattare le foto, le ho fatte quando ancora non costituivano un pericolo per lei.

Commenti