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CALORE E CICLO ESTRALE

Se avete in casa una femmina, non è solo utile, ma fondamentale sapere come funziona il calore. Se cucciola, sappiate che la prima volta andrà in calore, ovvero raggiungerà la maturità sessuale a circa 7-11 mesi di vita.  Tenete presente però   che è una media, non una regola fissa. In genere le taglie piccole raggiungono la maturità sessuale prima, mentre le taglie giganti molto più tardi, anche a 15-16 mesi. Anche a parità di razza ci sono delle variazioni notevoli essendo comunque un qualcosa di fortemente soggettivo e che varia da cane a cane. In generale poi la femmina andrà in calore due volte l’anno, ogni sei mesi circa ma anche su questo punto possono esserci delle variazioni. L’importante è che gli intervalli tra i calori siano più o meno uguali e rispettati. Molte cucciolate avvengono perché i proprietari non conoscono come funziona il calore, vediamo quindi insieme le varie fasi. C’è una prima fase di preparazione al calore, detta PROESTRO : in questa fase compaiono le
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LE SCHEDE DI D-DOG: LA PILOEREZIONE

La piloerezione, cioè il pelo che si drizza, è una reazione fisiologica dovuta alla contrazione dei muscoli erettori dei peli in conseguenza di uno stimolo nervoso. E’ una reazione involontaria, esattamente come la nostra pelle d’oca, solo che nei cani è rara la piloerezione da freddo e invece molto frequente la piloerezione emotiva. Essendo appunto una reazione involontaria non è possibile evitarla ma sicuramente è possibile imparare a riconoscere i vari segnali così da riuscire in caso a prevenire atteggiamenti e comportamentisuccessivi. Può manifestarsi su tutto il corpo o solo su alcune zone. Normalmente pelo dritto lungo tutta la schiena, sopratutto a formare una linea larga, indica timore, paura o insicurezza mentre pelo drtto sul collo indica un atteggiamento di sfida. Entrambi comunque, sia l’eccesso di timore che l’eccesso di sicurezza, potrebbero sfociare in atteggiamenti aggressivi e infatti non è raro vedere cani che si gonfiano tutti, magari partendo da un eccessiva paura

Parliamo di Socializzazione

Non mi stancherò mai di ripeterlo: per avere un cane equilibrato, che si sappia comportare in mezzo alla gente e agli altri cani, è fondamentale la sua corretta socializzazione. Corretta non vuol dire solo che deve essere stata effettuata nei modi giusti ma anche, altrettanto importante, nei tempi giusti. A tal proposito dobbiamo distinguere tra Socializzazione PRIMARIA INTRASPECIFICA  e Socializzazione SECONDARIA INTERSPECIFICA (e Ambientale). Con socializzazione primaria intraspecifica facciamo riferimento a quel periodo della vita iniziale in cui, a contatto con la mamma e i fratellini, il cucciolo impara a rapportarsi con soggetti della stessa specie ( conspecifici ), soggetti quindi simili a lui per morfologia, carattere e attitudini. E' un momento fondamentale perché gli vengono trasmessi insegnamenti fondamentali, come l'inibizione al morso, che porterà dietro per sempre, e che lo faranno diventare un adulto equilibrato. Spesso comportamenti particolarmente esub

🆘 SOVRAPPESO: UNO DEI PERICOLI DELLA QUARANTENA

Il periodo di quarantena non comporta solo problemi e disagi a livello di umore ma rappresenta anche un grosso rischio di aumento di peso corporeo (per noi e per loro  😉 ). Le restrizioni in atto hanno limitato la possibilità di fare lunghe camminate, accedere ai parchi e fare delle sane corse all’aria aperta e ci costringono per la maggior parte del tempo (anzi direi praticamente la totalità) chiusi in casa. Ricordiamoci che così come per noi, anche per i nostri amici il sovrappeso è un nemico della salute: un animale in sovrappeso è più predisposto a contrarre il diabete, a sovraccaricare e sforzare le articolazioni e a danneggiare il sistema cardio vascolare.  A fronte di un minore dispendio energetico per l'assenza di attività motoria si consiglia di adottare piuttosto una lieve RESTRIZIONE ALIMENTARE, riducendo il numero di calorie ingerite col cibo, stimolando la sensazione di sazietà e assicurando comunque loro un'alimentazione bilanciata.  Ovviamente bisog

CIOCCOLATO: ASSOLUTAMENTE VIETATO

La cioccolata è un alimento altamente tossico per i nostri amici (sia cani che gatti). In realtà ciò che è tossico è una sostanza, la teobromina, contenuta all’interno della cioccolata, che varia i suoi effetti in base alla quantità assunta in rapporto anche al peso dell’animale.  Non solo ma essendo contenuta in quantità diverse nel cioccolato a latte (molto meno tossico) rispetto al cioccolato fondente, anche le due tipologie di cioccolato presentano rischi diversi. In generale è più pericoloso per i cani di piccola taglia perché ovviamente bastano dosi inferiori di cioccolato: per essere letale il quantitativo di cioccolato assunto da un cane di 15 kg deve essere di circa 750 grammi per il cioccolato al latte e circa 120 grammi di cioccolato fondente. Se pensate che una tavoletta di cioccolato pesa all’incirca 150 grammi capite bene come sia molto meglio tenere questo cibo lontano dai nostri amici!! Anche quando non venga assunta in quantità letale, è comunque molto tossica

No ai botti, si ai biscotti

Ellie quest’anno ha deciso di aderire alla campagna promossa dall’ENPA  #NOfuochiSIpartyENPA e vi invitiamo a condividere (e ricondividere) questo appello. Nonostante lei non abbia paura dei botti (ma si tratta di carattere e del fatto che è un cane giovane e da caccia quindi predisposto a certi rumori) siamo consapevoli che per la maggior parte dei nostri amici non è così. E in ogni caso ricordate che i cani hanno un udito estremamente più sviluppato del nostro, quindi anche i soggetti che non hanno paura sicuramente non provano piacere nel trovarsi in mezzo a quel frastuono. Il rumore dei botti è dannoso per quasi tutte le specie animali. Chi ha un animale domestico sa bene, per averlo vissuto, che cani o gatti vengono letteralmente storditi dal fragore insopportabile delle esplosioni. I domestici sviluppano crisi di panico, tendono a nascondersi o a scappare, mentre il battito cardiaco aumenta. Sono molte le fughe di cani, numerosi i gatti di colonia che il primo ge

Stella di Natale

In questo periodo nelle case è spesso presente una bellissima pianta, rappresentativa dello spirito delle feste: la Stella di Natale. Attenzione però che questa pianta, originaria del Messico, il cui nome scientifico è Euphorbia Pulcherrima, contiene una sostanza velenosa per i nostri amici: una linfa irritante color bianco latte che se ingerito (o per semplice masticazione delle foglie) può causare vari sintomi tra cui vomito, diarrea, difficoltà respiratorie, irritazione dell'apparato digerente. Nel caso di contatto prolungato poi, può causare anche irritazione agli occhi. Io le ho sempre tenute in casa ma ho la fortuna che la mia Ellie non tocca nulla e nemmeno le guarda: è completamente disinteressata alla loro presenza (così come dell'albero di Natale). Se invece avete amici che amano mordicchiare o semplicemente avete il timore che ciò possa accadere, il mio consiglio è quello di evitare o di posizionarle in punti a loro non accessibili. Stesso discorso vale